Metterà a punto una tassonomia di carte di lavoro e un manuale unitario. Marcello: “Interlocuzione preventiva con il MEF”
“Sono ormai alle porte le “ispezioni-qualità” – spiega Marcello – che l’art. 20 del D.Lgs. 39/2010, come emendato dal D.Lgs. 135/2016, prescrive per chi abbia incarichi di revisione legale. Per questo, il CNDCEC intende proporsi quale attore scientifico-culturale, nel preparare i propri iscritti, in termini di competenze, metodologie, strumenti, e quale attore politico-istituzionale nell’interloquire con il Ministero dell’Economia e delle Finanze sul tema, come consentito dall’art. 21-bis del D.Lgs. 39/2010”.
Nella prima fase, il “Gruppo sfida qualità” elaborerà – rivedendo i molti documenti emanati dal CNDCEC in tema di revisione legale e di collegio sindacale, tra il 2015 e il 2017 – una metodologia di lavoro che fissi i compiti minimi che il revisore esterno o il collegio sindacale, impegnati nella revisione dei bilanci di società di minore dimensione, devono assolvere, nonché una tassonomia di carte di lavoro da impiegare al servizio dell’incarico di revisione. Da una parte, quindi, si intende ulteriormente tradurre in pratica quella “scalabilità degli ISA” che ha consentito di immaginare e disegnare un modello di revisione per le PMI, a partire dalle guide IFAC; dall’altra parte si intende rendere più stringente e concreta la metodologia emergente, allo scopo di proporre una configurazione dei controlli-qualità sulla falsariga di tale metodologia.
Nella riscrittura dei documenti, in vista di un manuale unitario, il “Gruppo sfida qualità” si occuperà delle problematiche del collegio sindacale nell’applicazione degli ISA Italia, analizzerà le questioni giuridiche cruciali, proporrà esempi applicativi e fornirà le carte di lavoro organizzate secondo una codifica standard dossier/carte di lavoro.
“La proporzionalità della metodologia di lavoro – afferma Marcello -, la prescrizione di comportamenti dovuti e la proposizione delle carte di lavoro rappresenteranno altrettanti riferimenti per la definizione degli standard di qualità che i controlli ministeriali dovranno accertare, in termini di esistenza, completezza e conformità.
La seconda fase del lavoro della Task force riguarderà il controllo di qualità degli incarichi di revisione legale in senso stretto e prenderà il via al completamento della prima. Essa si occuperà prevalentemente di definire regole in tema di quantità e qualità delle risorse impiegate, di suggerire criteri qualitativi per favorire la definizione dei corrispettivi per la revisione e di declinazione e applicazione dei requisiti di indipendenza indicando best practice
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