l merito è soprattutto dell’auto. A maggio, il fatturato dell’industria italiana segna «un significativo» aumento rispetto ad aprile, +1,5%, che porta il dato annuo – cifra corretta per gli effetti di calendario – al +7,6%, la crescita più alta da dicembre scorso.
Lo rileva l’Istat, in una nota, parlando di risultati «ampiamente positivi». Ma forte è anche l’altro rovescio della medaglia, cioè gli ordinativi: +4,3% sul mese e +13,7% (in termini grezzi) su base annua. Per trovare un balzo maggiore delle commesse occorre tornare indietro sino ad agosto del 2016.
Fatturato
Nella media degli ultimi tre mesi il fatturato aumenta dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Mentre il dato di maggio su aprile è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+1,6%), sia su quello estero (+1,2 per cento).
Se guardiamo ai raggruppamenti per industrie, gli incrementi riguardano un po’ tutti: i beni intermedi (+3,1%), quelli strumentali (+2,7%) e i
beni di consumo (+0,6%, con +1,9% per quelli durevoli e +0,4% per quelli non durevoli). Ad eccezione dell’energia (-7,2%).
Se poi, come fa l’Istat depuriamo il dato dagli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,6%, con incrementi del 6,7% sul mercato interno e del 9,3% su quello estero. In linea con il dato grezzo (sempre su anno) del 7,5 per cento.
Quali settori sono andati meglio? In maggio – nel confronto con lo stesso mese del 2016– l’indice del fatturato (corretto per gli effetti di calendario) vede in testa la crescita di metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+14,1%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+12,1%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%); l’unica flessione si rileva nelle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-5,9 per cento).
Ordinativi
Anche per gli ordinativi, a maggio (su aprile) si registra un incremento congiunturale (+4,3%). Unico segno negativo, nella media degli ultimi tre mesi (marzo-maggio di quest’anno rispetto a dicembre-febbraio), dove l’indice subisce tuttavia una flessione pari all’1 per cento.
Con la “lente” di un anno, nel confronto con il mese di maggio 2016,il balzo è però evidente: quello degli ordinativi segna un aumento del 13,7 per cento. Mentre +7,5% è il dato dei cinque mesi gennaio-maggio 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tutti i settori registrano incrementi, particolarmente rilevante per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%).
In questo caso tutti i settori mostrano un salto importante, in particolare la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%), quella di macchinari e attrezzature (+18,8%) e la produzione di apparecchiature elettriche e non elettriche di uso domestico (+13,9 per cento).
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